Dieci dischi da mettere sotto l’albero a Natale 2 Ecco i titoli da regalare a bambini e ragazzi

Regalare musica classica per Natale. Ai grandi. E ai piccoli, per incuriosirli e per iniziare a formare il pubblico di domani. Musica da mettere sotto l’albero. Dieci dischi che sono poi Dieci titoli, perché i supporti sono i più diversi: il vecchio vinile che torna di moda, il cd, ma anche dvd e blu-ray e poi la musica liquida da scaricare e condividere sui vari supporti tecnologici che ormai ci accompagnano ovunque. In quattro puntate (e dunque in quaranta titoli) ecco alcune idee regalo differenziate per il prossimo Natale. Per i melomani, per chi è appassionato ed esperto di musical classica, per chi si avvicina per la prima volta a questo mondo e vuole capire quali sono i “mai più senza” dell’appassionato e per i più piccoli che possono così iniziare, attraverso capolavori scritti per loro (ma che sono fruibilissimi e godibilissimi anche dai più grandi), a masticare il linguaggio della musica assaporandone tutta la bellezza.

Dopo i consigli per gli appassionati di lirica ecco ora dieci titoli (e un bonus) da regalare a bambini e ragazzi.

1. Guida del giovane all’orchestra di Benjamin Britten. London symphony orchestra. Direttorer Benjamin Britten. Decca

Era il 1946 quando al compositore britannico Benjamin Britten venne commissionata la colonna sonora per un film didattico, The instruments of the orchestra del regista Eric Crozier (che fu librettista di diverse opere di Britten, da Albert Herring a Billy Budd). Britten pensò di prendere un tema di Henry Purcell tratto dalle musiche di scena composte nel 1695 per la tragedia Abdelazer, or the moor’s revenge di Aphra Behn e di raccontare gli strumenti dell’orchestra attraverso una serie di variazioni. Che intitolò The young person’s guide to the orchestra, partitura che venne eseguita ancora prima che il film uscisse: la prima a Liverpool il 15 ottobre del 1946 con la Liverpool philharmonic orchestra diretta da Malcolm Sargent. Doppia versione, una solo per orchestra (che è la versione che si trova più facilmente in disco) e una con una voce recitante che accompagna i bambini nella scoperta degli strumenti dell’orchestra, versione che si ascolta durante le esecuzioni dal vivo dove spesso la voce recitante che illustra la grande famiglia dell’orchestra è quella dello stesso direttore. Britten incise una versione della sua partitura con la London symphony orchestra, pubblicata da Decca in un cd dove il compositore dirige altre sue pagine la Simple symphony, le Variazioni su un tema di Frank Bridge e i Quattro interludi marini dal Peter Grimes.

2. Pierino e il lupo di Sergej Prokof’ev. Chamber orchestra of Europe. Direttore Claudio Abbado. Voce recitante Roberto Benigni. Deutsche grammpohon

Il più classico dei classici per avvicinare i bambini alla musica, il Pierino e il lupo di Sergej Prokof’ev. Una fiaba raccontata in musica, dove ogni personaggio ha la “voce” di uno strumento o di una famiglia di strumenti dell’orchestra. Voce tra le voci quella di un attore per raccontare la storia di Pierino che riesce a catturare i lupo e a mettere in salvo gli animali del suo giardino. E il più classico Pierino e il lupo è quello che Claudio Abbado e Roberto Benigni hanno inciso nel 1990 per la Deutsche grammophon, primo incontro tra il direttore d’orchestra e l’attore  e regista premio Oscar. Una registrazione storica uscita da poco in vinile (tiratura limitata in esclusiva per l’Italia) e disponibile, naturalmente, anche nel formato cd. La simpatia e l’ironia di Benigni trovano una “spalla” ideale in Abbado che, accanto alla fiaba in musica, propone in questo disco anche la Sinfonia Classica sempre di Prokof’ev.

3. Il carnevale degli animali di Camille Saint-Saëns. Pianoforte Marta Argerich e Antonio Pappano con i solisti dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia. Warner classics

Ancora una favola in musica. Meglio, tante favole. Quattordici brani per raccontare altrettanti animali, è il Carnevale degli animali, una serie di pagine brevi scritte da Camille Saint-Saëns nel 1886 per raccontare, come in una sfilata di carnevale, galline e galli, tartarughe e pesci, ma anche leoni, elefanti, canguri e il celeberrimo cigno, brano che fa da colonna sonora al balletto La morte del cigno ideato nel 1907 a San Pietroburgo da Michel Fokine. Pagina ideale per avvicinare i più piccoli alla musica, fatta di tanti “racconti” da ascoltare anche separatamente, come tante favole della buona notte. La Warner pubblica una versione particolare della partitura di Saint-Saëns, quella che Antonio Pappano e Marta Argerich hanno suonato al pianoforte insieme ai solisti dell’Accademia di Santa Cecilia. Pappano, pianista per l’occasione, propone anche la Sinfonia n.3 del compositore francese, la Sinfonia per organo, con Daniele Rossi alla tastiera.

4. Sinfonia n.6 in fa maggiore Pastorale di Ludwig van Beethoven. Orchestra del Gewandhaus di Lipsia. Direttore Riccardo Chailly. Decca

La natura protagonista anche della Sinfonia n.6 in fa maggiore di Ludwig van Beethoven, la cosiddetta Pastorale. Una sinfonia scritta nel 1808 in cinque movimenti a ciascuno dei quali i musicista tedesco dà un titolo: Risveglio dei sentimenti all’arrivo in campagna, Scena al ruscello, Contadini in festa, Temporale e Canto pastorale, gioia e riconoscenza dopo il temporale. Anche qui una storia, meglio, cinque storie da raccontare ai più piccoli: un paesaggio di campagna, un ruscello che scorre, un cielo che minaccia pioggia, ma soprattutto la descrizione dei sentimenti che queste visioni suscitano. Un passo in più, dunque per “raccontare” la musica ai più piccoli. Riccardo Chailly con l’orchestra del Gewandhaus di Lipsia, formazione che ha diretto a lungo, prova a restituire Beethoven come lo si ascoltava ai tempi di Beethoven, proponendo tutte le sue Sinfonie con i metronomi originali (ovvero con i tempi e i ritmi di esecuzione voluti dal compositore) così come indicato in partitura. Così, in questa incisione Decca, anche la Pastorale suona nuova.

5. Children’s classics. Pagine di Leopold e Wolfgang Amadeus Mozart, Franz Schubert, Robert Schumann, Johannes Brahms, Claude Debussy, Maurice Ravel, Sergey Prokof’ev, Edward Elgar, Francis Poulenc, George Gershwin. Naxos

Tanta musica sinfonica, da Mozart a Gershwin. La propone Naxos in un doppio cd, Children’s classics, che raccoglie molte pagine del grande repertorio da ascoltare in famiglia. Ci sono le Kinderszenen, le Scene d’infanzia di Robert Schumann e la Ninna nanna di Johannes Brahms, c’è la Sinfonia dei giocattoli di Leopold Mozart e ci sono le Variazioni su Ah, vous dirai-je, maman, scritte dal figlio di Leopold, il celeberrimo Wolfgang Amadeus che si è divertito a giocare con una canzone francese. Tante favole in musica come Ma mère l’oye di Maurice Ravel e la suite dalla Cenerentola, balletto di Sergey Prokof’ev, Hansel und Gretel di Engelbert Humperdinck e Babar il piccolo elefante di Francis Poluenc. E poi le Falene e farfalle dal The wand of youth, la musica per i giochi dei bambini di Edward Elgar e il Children’s corner di Claude Debussy sino alla Ninna nanna di George Ghershwin.

6. Mozart per i bambini. Pagine di Wolfgang Amadeus Mozart. Sony classical

Pagine scritte appositamente per i più piccoli. E pagine scritte per i grandi, ma che possono accompagnare il tempo dei bambini. Il tempo dei giochi e il tempo del riposo, come suggeriscono i due “capitoli” del cd Mozart per i bambini pubblicato da Sony classical. Pagine del compositore di Salisburgo per fare da sottofondo ai giochi o per accompagnare verso la notte. Brani celebri proposti da grandi orchestre come i Wiener philharmoniker, la Boston symphony orchestra e la Cleveland orchestra e da interpreti come Colin Davis, James Levine, Pinchas Zukermann, Maria Tipo, Alicia de Larrocha. Il ratto dal serraglio, Le nozze di Figaro, la Picola serenata notturna, il finale della Sinfonia n.33, la Marcia alla turca della Sonata per pianoforte K531 e il Concerto per corno n.4 per il tempo dei giochi. Per accompagnare verso il riposo notturno, invece, la Marcia dei sacerdoti del Flauto magico, i Bei momenti della Contessa delle Nozze di Figaro e i tempi lenti della Serenata Gran partita, del Quintetto per clarinetto K 581, del Concerto per violino n.3 e del Concerto per pianoforte n.21.

7. Il flauto magico di Wolfgang Amadeus Mozart. Orchestra e coro dell’Accademia del Teatro alla Scala. Direttore Adam Fischer. Regia di Peter Stein. Con Fatma Said, Martin Piskorski, Yazmin Ozkan, Martin Summer, Till von Orlowsky. Unitel CMajor

Una favola, per grandi e piccoli. Che, ad ogni età, racconta qualcosa sulla vita. È Il flauto magico di Wolfgang Amadeus Mozart che inizia con l’uccisione da parte del principe Tamino di un feroce drago. Poi arriva Papageno, uno strano personaggio che con il suo flauto magico addomestica gli uccelli. Una favola che Mozart mette in musica nel 1791 per Vienna su libretto di Emanuel Schikaneder. Personaggi di fantasia come Tamino e Pamina, Papageno e Papagena, Sarastro e la Regina della Notte per raccontare, tra sorriso e un po’ di paura (che c’è sempre nei racconti per l’infanzia) il passaggio all’età adulta, tema tipico di tante favole. Molta favola nella regia di Peter Stein per Il flauto magico proposto nel 2016 al Teatro alla Scala con i giovani dell’Accademia diretti da Adam Fischer. In un dvd Unitel CMajor l’opera mozartiana da vedere tutta d’un fiato o in più “puntate”. Opera cantata e parlata (perché accanto ai brani musicali ci sono dialoghi) in tedesco, comprensibile, però, grazie ai sottotitoli in italiano che possono essere letti da un adulto che fa così da narratore.

8. La Cenerentola di Gioachino Rossini. Orchestra e coro del Teatro dell’Opera di Roma. Direttore Alejo Pérez. Regia di Emma Dante. Con Serena Malfi, Juan Francisco Gatell, Alessandro Corbelli, Vito Priante. RaiCom CMajor

Un’altra favola. Anzi, una delle favole più famose, Cenerentola. Anche questa del napoletano Giambattista Basile (poi riscritta da Charles Perrault e dai fratelli Grimm) è diventata un’opera lirica. L’ha scritta nel 1817 Gioacchino Rossini. A differenza della fiaba cui siamo abituati Cenerentola, che qui si chiama Angelina e ha un patrigno invece di una matrigna, non perde la scarpetta di cristallo, ma un bracciale, chiamato smaniglio. Sarà quello a consentire al principe Ramiro di ritrovare la bellissima ragazza che si era presentata al suo ballo. Niente fata madrina, ma uno strano personaggio chiamato Alidoro. Gag divertenti nell’opera del musicista di Pesaro che in qualche modo si è inventato il rap: basta ascoltare le arie di Don Magnifico (il patrigno) o di Dandini (l’aiutante del principe) che mettono una in fila all’altra una serie velocissima di parole, proprio come nel rap e nella trap. Alla fine, come dice il sottotitolo dell’opera, trionfa la bontà con Angelina che sposa il principe perdonando il patrigno e le sorellastre per il male che le hanno fatto. Ecco una Cenerentola raccontata come una favola dei nostri giorni all’Opera di Roma dalla regista palermitana Emma Dante. Uno spettacolo popolato di strani personaggi che arriva in un dvd RaiCom CMajor, con Serena Malfi e Juan Francisco Gatell nelle parti di Cenerentola e del principe.

9. L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti. Orchestra Gli originali e coro Donizetti opera. Direttore Riccardo Frizza. Regia di Frederic Wake-Walker. Con Caterina Sala, Javier Camarena, Roberto Frontali, Florian Sempey. Dynamic

La storia non è tratta da una favola, ma da un lavoro teatrale, di un autore francese che si chiamava Eugene Scribe e aveva scritto una commedia intitolata Il filtro. Che è L’elisir d’amore che Gaetano Donizetti racconta nella sua opera più famosa, scritta dal compositore di Bergamo nel 1832. Una favola che racconta l’amore di Nemorino, un ingenuo contadino, per Adina, bella e furba, innamorata di un soldato, Belcore. Nemorino pur di ottenere la mano della ragazza fa di tutto, persino bere una strana bevanda, l’elisir d’amore appunto, che gli vende il dottor Dulcamara, un imbroglione che fa passare per pozione magica del semplice vino. Alla fine, tra molte disavventure, Nemorino riuscirà a far innamorare Adina, anche senza elisir. Melodie orecchiabilissime e famose come Una furtiva lagrima che Donizetti scrive, come racconta la leggenda, in poche settimane. Bergamo, la città di Donizetti, da anni dedica al suo illustre concittadino un festival, il Donizetti opera. E nel 2021 ha messo in  scena un Elisr d’amore che il regista Frederic Wake-Walker ha voluto ambientare proprio nella città lombarda, sulla piazza davanti al Teatro Donizetti negli anni Cinquanta. Una festa di piazza, con tanto di palloncini e burattini, perché anche il pubblico è coinvolto nell’opera, cantando insieme al coro la canzone che apre il secondo atto. In un dvd Dynamic la registrazione dello spettacolo diretto da Riccardo Frizza con un’orchestra che suona su strumenti originali del 1832 per far ascoltare il suono che Donizetti ascoltava quando vedeva in scena il suo Elisir.

10. Suite da La bella addormentata, Il lago dei cogni e Lo schiaccianoci di Petr Il’ic Cajkovskij. Berliner philharmoniker. Direttore Mstislav Rostropovich. Deutsche grammophon

Anche i balletti spesso raccontano delle favole. Spesso a lieto fine, altre volte un po’ più tristi come succede con Giselle o con Il lago dei cigni. E proprio il balletto di Petr Il’ic Cajkovskij è una delle tre pagine contenute in uno storico disco della Deutsche grammophon che raccoglie le suite dai tre balletti più famosi del compositore russo: La bella addormentata, Lo schiaccianoci e appunto Il lago dei cogni. Li dirige un grandissimo musicista russo, Mstislav Ropstropovic, violoncellista che nel 1989, quando cadde il Muro di Berlino, corse nella città tedesca per suonare sulle macerie del muro che divideva l’Occidente dai paesi che erano sotto l’influenza dell’Unione sovietica. È significativo che Rostropovic, che si rifugiò negli Stati Uniti in dissenso con il regime di Mosca, in questo disco diriga i balletti di Cajkovskij proprio con un’orchestra di Berlino, i famosissimi i Berliner philharmoniker, una delle migliori formazioni al mondo. La malinconia del Lago dei cigni, la favola de La bella addormentata e la magia del Natale nello Schiaccianoci, pagine da ascoltare magari leggendo le fiabe da cui sono tratte.

Bonus. The Disney book. Royal philharmonic orchestra. Direttore Robert Ziegler. Pianoforte Lang Lang. Deutsche grammophon

Walt Disney ha voluto che le sue versioni in cartoni animati delle favole avessero come colonna sonora le musiche che i grandi compositori della classica avevano scritto nel tempo per raccontare queste favole. È il caso de La bella addormentata dove le musiche che raccontano la storia di Aurora, di Malefica e del principe Filippo che risveglia la Bella, sono proprio quelle del balletto di Cajkovskij. Non solo, c’è un film animato, Fantasia, che è tutto musicale (nessuna parola) e vede Topolino e gli ippopotami raccontare una storia sulle grandi pagine di Beethoven, Musorgskij, Cajkovskij, Ponchielli, dirette da Leopold Stokowski con la Philadelphia orchestra. Il pianista cinese Lang Lang, acclamato interprete di Bach, Beethoven, Mozart e Chopin, pubblica con Deutsche grammophon The Disney book, un disco che presenta nuove versioni di canzoni tratte da Pinocchio, Il Libro della Giungla, Frozen, Encanto. Molte le collaborazioni che Lang Lang ha voluto: Andrea Bocelli canta You’ll be in my heart da Tarzan, Jon Batiste rivisita la sua colonna sonora di Soul, il cantautore colombiano Sebastián Yatra si cimenta con Dos Oruguitas da Encanto.  Ci sono poi il chitarrista Miloš, il suonatore cinese di erhu Guo Gan e la moglie di Lang Lang, Gina Alice. Tutti con la Royal philharmonic orchestra diretta da Robert Ziegler.