Biennale, Leone alla carriera a Warlikowski

05.02.2021 Andrà al regista polacco Krzysztof Warlikowski, figura emblematica del teatro di prosa, ma anche lirico del post regime comunista il Leone d’oro alla carriera per il Teatro 2021 della Biennale di Venezia. Il Leone d’argento, invece, verrà consegnato all’inglese Kae Tempest, poeta, scrittore e drammaturgo, rapper e performer. Il via libera oggi, da parte del cda della Biennale, su proposta dei nuovi direttori del settore Teatro della rassegna lagunare, Stefano Ricci e Gianni Forte. La premiazione durante l’edizione numero 49 del Festival internazionale del teatro in programma dal 2 all’11 luglio.

«Da più di vent’anni Krzysztof Warlikowski è fautore di un profondo rinnovamento del linguaggio teatrale europeo. Utilizzando anche riferimenti cinematografici, un uso originale del video e inventando nuove forme di spettacolo atte a ristabilire il legame tra l’opera teatrale e il pubblico, Warlikowski sprona quest’ultimo a strappare il fondale di carta della propria vita e scoprire cosa nasconde realmente» si legge nella motivazione del premio. «Warlikowski è un artista libero che apre brecce poetiche illuminando con un fascio di luce cruda il rovescio della  medaglia;  che  rompe  la crosta  delle  cose  toccando le coscienze; che scende nelle viscere del dolore e mette in discussione con ironia le ambiguità sia della Storia con la “s” maiuscola sia quelle della nostra esistenza individuale, offrendoci la visione di una società minacciata da cambiamenti radicali e sempre più assediata da una tentacolare classe dirigente di predatori famelici, evidenziando la violenza nei rapporti sociali e familiari e il bisogno urgente che l’emozione di un puro e semplice desiderio d’amore ci può donare» dicono ricci/forte.

Kae Tempest sarà premiato per essere «la voce poetica più potente e innovativa emersa nella Spoken Word Poetry degli ultimi anni, capace di scalare le classifiche editoriali inglesi e raccogliere consensi al di fuori dei confini nazionali per il coraggio ardimentoso nel dissezionare e raccontare con sguardo lucido angosce, solitudine, paure e precarietà di vivere, i più invisibili eppure concreti compagni di vita della nostra epoca – tra identità, ipocrisie e marginalità vissute anche sulla sua pelle – scaraventandosi contro l’odierna morale imperante e opprimente». Alla Biennale, in prima italiana, sarà proposto The Book of Traps & Lessons, l’ultimo dei reading di Kae Tempest.

Leggi qui l’intervista a ricci/forte dove raccontano come sarà la loro Beinnale

Nella foto @Anne Zeuner Krzysztof Warlikowski