Il virus fa saltare il Festival di Lucerna

29.04.2020 Il coronavirus fa saltare anche il Festival di Lucerna. «Abbiamo sperato fino all’ultimo minuto di poter organizzare il nostro festival nonostante la pandemia in corso. Abbiamo lottato, ipotizzato scenari alternativi e considerato ogni possibilità immaginabile. Ma a seguito della più recente decisione del Consiglio federale svizzero, che prevede ampie restrizioni sugli eventi pubblici nei prossimi mesi, purtroppo ci troviamo costretti a cancellare l’edizione 2020 della nostra rassegna estiva che avevamo programmato intorno al tema della Gioia». Così i vertici del Lucerne festival in un comunicato apparso sul sito della rassegna fondata nel 1938 e che quest’anno si sarebbe dovuta svolgere dal 14 agosto al 13 settembre.

L’inaugurazione sarebbe stata con Riccardo Chailly, direttore musicale della Lucerne festival orchestra (la formazione di Arturo Toscanini e Claudio Abbado) e avrebbe aperto la consueta parata dei più grandi nomi e delle più grandi orchestre del panorama della musica classica internazionale: Kirill Petrenko e i Berliner, Daniel Barenboim e la West-Eastern Divan, Gustavo Dudamel e i Wiener, Simon Rattle e la London symphony, Christian Thielemann e la Staatskapelle di Dresda e poi Daniil Trifonov, Anne-Sophie Mutter, Martha Argerich e Cecilia Bartoli. «Potete immaginare quanto sia dolorosa questa decisione per tutti. Basti pensare ai molti artisti che attendono da mesi di potersi esibire a Lucerna, ma ora non possono farlo. Non solo, sappiamo anche cosa significa questa cancellazione per voi, il nostro pubblico affezionato che da tempo ha programmato la trasferta a Lucerna e acquistato i biglietti per i concerti» si legge nel comunicato attraverso il quale il festival, pur garantendo il rimborso, fa appello a chi può a rinunciare alla restituzione del costo del biglietto «fornendo un prezioso e generoso supporto alla manifestazione».

L’auspicio degli organizzatori è quello di «tornare con un festival di musica già in autunno e, naturalmente, il prossimo anno. Per quanto triste sia la situazione attuale non permettiamo al coronavirus di toglierci la gioia della musica: ogni crisi è anche un’opportunità e apre la strada a nuove possibilità» si legge nel comunicato che annuncia infine un’offerta digitale che sarà programmata nei dettagli nelle prossime settimane.