I non vedenti sul palco per “vedere” la danza

Al Valli di Reggio Emilia in scena Triptych dei Peeping Tom raccontato in un’audiodescrizione per i non vedenti invitati prima dello spettacolo a toccare scene e costumi

Uno spettacolo di danza nel quale immergersi. Con il corpo. Uno spettacolo da toccare, da ascoltare. Per “vederlo” attraverso sensi che non sono la vista. Per chi la vista non l’ha. Succede a Reggio Emilia, al Teatro Valli per il festival Aperto dove domenica 7 novembre la replica di Triptych della compagnia belga di teatro danza Peeping Tom sarà dedicata a spettatori ipovedenti e non vedenti. Un progetto che la fondazione I Teatri di Reggio Emilia realizza in collaborazione con l’associazione Fedora, Torinodanza e OrienteOccidente dance festival di Rovereto dedicando un percorso all’accessibilità e alla sostenibilità per accendere ancora una volta le luci sui temi legati alle fragilità e per aprire la fruizione della danza anche a pubblici con disabilità.

Triptych, primo spettacolo del progetto dei Teatri di Reggio Emilia, debutta sabato 6 alle 20.30 al Municipale Valli. Prima dell’inizio dello spettacolo delle 18 di domenica 7 gli spettatori ipovedenti e non vedenti saranno accompagnati sul dai danzatori della compagnia per una visita descrittiva e tattile al “set” per toccare con mano le scenografie di Gabriela Carrizo e Justine Bougerol. Non solo. Il programma di sala in braille illustrerà le tematiche della performance durante la quale un’audioguida descriverà agli spettatori in platea quello che avviene in scena, raccontando la storia, ma anche l’aspetto fisico dei personaggi, i costumi (disegnati da Seoljin Kim, Yi-chun Liu e Louis-Clément Da Costa) e le espressioni dei danzatori che sono Konan Dayot, Fons Dhossche, Lauren Langlois, Panos Malactos, Alejandro Moya, Fanny Sage, Eliana Stragapede e Wan-Lun Yu. Per una fruizione piena dello spettacolo.

Triptych dei Peeping Tom è una trilogia che propone tre creazioni, The missing door, The lost room e The hidden floor, tre capitoli di una storia che racconta diversi personaggi si evolvono in spazi dai quali non possono sfuggire. «Sono partiti alla ricerca di un ideale, se ne sono andati con un sogno e con speranza. Ora continuano a vagare in un misterioso e macabro labirinto in cui si perdono» raccontano Gabriela Carrizo e Franck Chartier, ideatori e registi dello spettacolo su musiche di Raphaëlle Latini, Ismaël Colombani, Annalena Fröhlich e Louis-Clément Da Costa. «I personaggi vivono tra realtà e immaginario, guidati da forze naturali che li conducono a un destino incerto» spiegano ancora Gabriela Carrizo e Franck Chartier, fondatori della compagnia di danza belga che in scena creano un mondo inquietante, oscuro e chiuso dove il linguaggio, come sempre avviene nei lavori dei Peeping Tom, porta agli estremi il movimento. Tre capitoli, ognuno con una sua ambientazione che evoca un set cinematografico. The missing door si svolge in una stanza piena di porte che non si aprono. L’azione in The lost room avviene in una cabina su una nave. The hidden floor è collocato in un ristorante abbandonato. I cambi scena avvengono a vista e diventano parte della performance, come se si trattasse di un montaggio cinematografico dal vivo.

Montaggio che sarà raccontato agli spettatori ipovedenti e non vedenti (per loro un biglietto a 10 euro mentre l’ingresso per l’accompagnatore sarà gratuito) nell’audiointroduzione e nell’audiodescrizione curata da Word Up! Team, programma che nasce nell’ambito di Europe beyond access, progetto dedicato all’accessibilità e all’inclusione nelle arti performative.

Triptych non è l’unico spettacolo che i Peeping Tom portano in questi giorni a Reggio Emilia. Sabato 6 alle 16 e alle 19 e domenica 7 alle 16 prima assoluta negli spazi della Collezione Maramotti per La visita, un progetto cosiddetto site specific che porta la teatralità della compagnia belga e il suo surrealismo dentro la collezione d’arte contemporanea che collabora dal 2009 con la fondazione I Teatri per presentare performance commissionate ad alcuni dei più significativi coreografi contemporanei. Ne La visita i Peeping Tom, interagendo con le opere d’arte della Collezione, portano il pubblico in un mondo mentale parallelo, raffigurando ciò che solitamente resta nascosto. I protagonisti di La Visita sono la guardia giurata e le signore delle pulizie, ma anche i personaggi ritratti nei dipinti che prendono vita insieme alle opere stesse.

Nerlla foto una scena di Triptych dei Peeping Tom in scena a Reggio Emilia