Nove concerti e laVerdi ritrova il suo pubblico

Da mercoledì 19 maggio il pubblico torna in sala anche all’Auditorium di largo Mahler. Ad attendere gli ascoltatori i musicisti dell’Orchestra sinfonica di Milano laVerdi, che in questi sei mesi di chiusure non si sono mai fermati, mandando online i loro concerti sulla piattaforma digitale della Verdi, varata ad hoc per questa situazione e sicuramente utile anche in futuro. Trentacinque musicisti sul palco, tutti distanziati. Distanziamento e mascherine anche per il pubblico. Concerto di riapertura il 19 maggio (replica il 20 sempre sempre alle 19.30) con la bacchetta di Krzysztof Urbański sul podio per un doppio Beethoven, l’ouverture Coriolano e la Sinfonia n.1 in do maggiore, ma anche per il Mozart del Concerto n.23 in La maggiore con Dejan Lazić alla tastiera. Concerto inaugurale di una stagione di nove appuntamenti (tutti con doppia replica, il mercoledì e il giovedì, biglietti a 20 euro, abbonamento a tre serate a 50 euro) sino a metà luglio. «La gioia di tornare alla musica e di riaprire le porte ci ha guidati nella scelta di costruire una stagione completa, con la determinazione di aprire per non chiudere più» dice Ambra Redaelli, presidente della fondazione Orchestra sinfonica e coro sinfonico di Milano Giuseppe Verdi ribadendo l’impegno «di offrire musica alla città in maniera costante, pronti anche a ricevere i turisti che torneranno a visitare la nostra città».

Dal vivo!, con tanto di punto esclamativo, il titolo del cartellone curato dal direttore artistico e direttore generale de laVerdi Ruben Jais. «Finalmente la musica torna dal vivo, dandoci la possibilità di svolgere il nostro lavoro, di condividere la nostra passione con il pubblico di fronte a noi» spiega Jais che ha disegnato un ricco programma. «Giovani direttori, già rinomati internazionalmente, e ritorni graditi di artisti sono i punti di forza di una proposta che vuole, come accade sempre nelle nostre stagioni, spaziare dal classicismo alla musica contemporanea». Ben due le prime assolute che si ascolteranno: il 26 e il 27 maggio Dove si disperde, infine spento, il canto della Morte? di Silvia Colasanti, musicista romana, compositrice in residenza de laVerdi, che si è ispirata alle Coefore di Eschilo. Sul podio Alondra de la Parra anche per Mozart e Dvorak. Il 9 e il 10 giugno prima assoluta di Hello World di Nicola Campogramnde: dirige Alpes Chauhan, tra i più interessanti direttori della giovane generazione, impegnato anche con Mendelssohn e con il Concerto per due pianoforti di Poulenc. Tra i direttori che saliranno sul podio dell’Auditorium Oleg Caetani, Thomas Guggeis, Kolja Blacher (anche nelle vesti di violinista) e Klaus Peter Flor. Per gli ultimi due appuntamenti laVerdi si sposta al Teatro degli Arcimboldi: il 7 e l’8 luglio Manuel Coves dirige Turina e Bizet mentre il 14 e 15 luglio la Nona di Beethoven diretta, come il concerto inaugurale, da Krzysztof Urbański.

Articolo pubblicato su Avvenire del 19 maggio 2021