Lyniv, io prima donna sul podio di Bayreuth

La musicista ucraina dirigerà a luglio L’olandese volante prima direttrice nella storia del festival wagneriano Intanto debutta in Italia con un concerto a Bologna

«Sarò la prima donna a salire sul podio di Richard Wagner a Bayreuth». Oksana Lyniv a luglio, pandemia permettendo, inaugurerà l’edizione 2021 del festival wagneriano dirigendo Der fliegende Holländer, nuovo allestimento con la regia di Dmitri Tcherniakov, protagonista nei panni di Senta Asmik Grigorian. «Un grande onore e una responsabilità» dice la musicista ucraina alla vigilia di un altro debutto importante, la sua prima volta in Italia: domenica sarà sul podio del Teatro Comunale di Bologna per un concerto sinfonico (registrato nelle scorse settimane a sala vuota) che sarà trasmesso in streaming alle 17.30 sul sito della fondazione lirica emiliana: sul leggio la Sinfonia n.25 in sol minore di Mozart e la Sinfonia n.2 in do maggiore di Schumann. Ma in valigia Oksana Lyniv, classe 1978, ha già la partitura wagneriana che affronterà a luglio a Bayreuth dove sarà la prima direttrice d’orchestra in 145 anni di storia della rassegna tedesca a salire sul podio del Festspielhaus, il teatro fatto costruire appositamente dal musicista per rappresentare le sue opere e inaugurato nel 1876 con il Ring.

«Una cosa molto speciale essere la prima donna a dirigere in questo luogo magico che è Bayreuth» ha detto la direttrice quando Katharina Wagner, pronipote del compositore e direttrice della rassegna bavarese, ha annunciato che sarebbe stata lei ad aprire il festival con L’olandese volante. Dopo la cancellazione dello scorso anno, a Bayreuth si lavora per mandare in scena l’edizione 2021 del festival, in programma dal 25 luglio al 25 agosto: in cartellone i Meistersinger diretti da Philippe Jordan e con la regia di Barrie Kosky, Tannhäuser, Valküre con la bacchetta di Pietrari Inkinen, Parsifal in forma di concerto diretto da Christian Thielemann e due concerti con Andris Nelsons.

«Wagner nelle sue opere ha raccontato donne forti, votate all’azione e le ha descritte come molto emancipate. Era ora che a quasi 140 anni dalla morte del compositore una donna riportasse in vita la sua musica meravigliosa per la prima volta sul podio» ha detto ancora la musicista nata a Brody, nella regione di Leopoli, in Ucraina da una famiglia di musicisti da tre generazioni. Da bambina gli studi di pianoforte, violino e canto poi, dal 1992 al 1996, quelli di flauto e direzione d’orchestra. «Ho sempre voluto salire su un podio» racconta spesso Oksana Lyniv che ha diretto per la prima volta un’orchestra a 16 anni. Esperienza che, ha detto più volte la musicista, è stata fondamentale per capire quello che avrebbe voluto fare nella vita.

Anche se in Ucraina, quando Oksana Lyniv era ragazza, erano ancora molti i pregiudizi nei confronti di una donna che voleva impugnare una bacchetta. «Mia madre era un’insegnante in una scuola di musica, ma passava diverso tempo a casa con noi ragazzi. Mio padre, come mio nonno, era direttore di coro. All’epoca erano pochissime le orchestre professionali e per guidarle come direttore occorreva avere le giuste conoscenze. Mio padre voleva risparmiarmi delusioni, ma io ero determinata a fare questo mestiere» racconta la direttrice che non ha mai smesso di inseguire il suo sogno. «Poter vivere in un’epoca in cui anche le donne hanno opportunità è molto bello, ma io vorrei ottenere queste opportunità per come dirigo e non per le quote riservate alle donne perché sul podio contano il talento e la professionalità» ama ribadire spesso la musicista.

Nel 2003, dopo aver lavorato come assistente al Lviv theatre di Leopoli, Oksana Lyniv è diventata direttrice principale ospite della Leopolis chamber symphony orchestra. Nel 2004 il terzo posto al Concorso per direttori d’orchestra Gustav Mahler a Bamberg. Ancora studi dal 2005 al 2009 con i corsi di perfezionamento presso l’Accademia di musica di Dresda, periodo che si intreccia con l’incarico, ricoperto dal 2008, di assistente alla direzione musicale del Teatro nazionale di Odessa. Nella stagione 2013/2014 il grande salto all’Opera di Stato di Monaco di Baviera dove, per alcune stagioni, affianca come assistente il direttore musicale Kirill Petrenko e dove sale su podio per titoli come Mirandolina di Martinu, Il castello di Barbablù di Bartok e Die soldaten di Zimmermann. Dal 2017 al 2020 ha guidato, anche qui prima donna nella storia, l’Opera e la Filarmonica di Graz in Austria, teatro dove ha debuttato nel 2016 con la verdiana Traviata. Tanta lirica: Rossini, Verdi, Puccini, Strauss a Graz, la Medea di Cherubini e Il flauto magico di Mozart all’Unter den Linden di Berlino, La pulzella d’Orleans di Cajkovskij al Theater an der Wien di Vienna, il primo Wagner nel 2017 al Liceu di Barcellona proprio con Der fliegende Holländer.

Una carriera internazionale, ma ogni anno Oksana Lyniv torna a casa, in Ucraina, perché «perché il solo modo per capire dove andiamo è sapere da dove veniamo». In patria, a Leopoli, la musicista ha ideato il festival LvivMozArt e nel 2016 ha fondato l’Orchestra giovanile dell’Ucraina, che riunisce giovani musicisti provenienti da varie zone del paese dove, dopo la rivoluzione arancione del 2004 e quella del 2014 finita nel sangue di piazza Majdan, restano tensioni politiche. «Nessuno si sarebbe mai aspettato quello che è successo in Ucraina. Oggi serve la responsabilità di tutti perché la distanza tra pace e guerra è molto breve».

Nelle foto @Wilfried Host, @Uli Neumann Cosel e @Oleh Pavliuchenkov Oksana Lyniv

Articolo pubblicato sul quotidiano Avvenire del 26 marzo 2021