Scala, nuovo positivo al Covid, salta Aida

19.10.2020 Nuovo caso di un artista positivo al Covid al Teatro alla Scala. Nella serata di ieri Francesco Meli aveva annunciato di essere stato contagiato e di dover pertanto rinunciare a cantare stasera il ruolo di Radames in Aida, nell’ultima replica dell’opera di Giuseppe Verdi in forma di concerto. La positività di Meli aveva imposto il tampone a tutta la compagnia che era risultata negativa. Oggi, però, in seguito ad un secondo tampone si è riscontrato un secondo caso nella compagnia di canto. «A seguito dell’esito positivo al test per il Covid-19 di uno dei componenti la compagnia di canto di Aida, il Teatro alla Scala ha disposto una verifica su tutto il cast attraverso un doppio tampone. Il primo dei tamponi ha dato esito negativo per tutti gli artisti, ma nella mattinata di oggi i risultati del secondo tampone hanno evidenziato un secondo caso» si legge nel comunicato emesso dal teatro che ha immediatamente allertato le autorità sanitarie che, si legge ancora, «hanno disposto un periodo di quarantena per l’intera compagnia». Ecco allora che la recita di stasera diretta da Riccardo Chailly (che non è in quarantena) non potrà essere effettuata. Recita che era stata “salvata” da Jonas Kaufmann che aveva dato la propria disponibilità a volare a Milano da Berlino e cantare il ruolo di Radames al posto di Meli insieme a Saioa Hernandez, Anita Rachvelishvili, Amartuvshin Enkhbat e Jongmin Park.

Il tenore tedesco sarà comunque sul palco del Piermarini stasera perché la Scala ha organizzato un concerto con arie e cori da Aida e Nabucco di Verdi e da La bohème di Giacomo Puccini diretto da Fabio Luisi con la partecipazione, accanto a Kaufmann, di Anita Hartig, Aida Garifullina e Simone Piazzola. Resta confermato, fanno sapere dal teatro, il resto della programmazione che per questa settimana vede in cartellone i recital di canto di Marina Rebeka (martedì 20), di anna Netrebko (mercoledì con orchestra della Scala diretta da Chailly) e di Kaufmann (giovedì 22).

Sperando che questo caso, insieme a quello del Petruzzelli di Bari, non diventi un boomerang per lo spettacolo dal vivo che, proprio in questi giorni, sta lottando per non vedere ridotti i posti in sala o addirittura chiudere i teatri, come capitato in primavera, forte del fatto che dalla riapertura tra gli spettatori (come evidenziato dall’Agis) c’è stato solo un caso di contagio.